Assistenza
I servizi socio-assistenziali possono essere declinati in diverse forme, ESSERE propone personale professionalmente formato per tre macro aree principali:
ASSISTENZA AD PERSONAM: è una figura che si colloca nella rete dei servizi socio-assistenziali con la finalità di promuovere e garantire l’integrazione del minore portatore di handicap nella scuola, attraverso un intervento di assistenza fisica e di supporto educativo continuativo nel tempo. L’attività dell’operatore è mirata a facilitare il minore nello svolgere i diversi compiti che un determinato contesto richiede. Oltre ad attivare strategie per aiutare il minore ad acquisire le diverse abilità richieste, l’operatore funge da mediatore tra l’alunno ed il contesto sociale in cui vive al fine di favorirne la socializzazione e l’integrazione. L’operatore, attraverso l’uso della relazione, costruisce momenti significativi e crea spazi nei quali favorire l’apprendimento e la crescita del minore. La finalità primaria del servizio diventa quindi quella di garantire al minore disabile tutte le condizioni facilitanti per un percorso di integrazione e di mantenimento delle capacità pregresse e conseguimento di nuove abilità che si inscrivono nell’area dell’autonomia personale, dell’autonomia sociale, parallelamente agli obiettivi didattici predisposti nei singoli Progetti Educativi Individualizzati.
ASA: lavora in strutture protette per disabili di diversa entità, gravità o anziani, case di riposo, comunità alloggio per minori con disabilità e per tossicodipendenti, centri diurni per anziani, asili nido e scuole materne. La figura, in forza di una specifica formazione, basandosi sulla capacità di relazionarsi correttamente, attua un intervento diretto con l’utente (individuo, nucleo familiareo gruppo di pari) al fine di recuperare quelle risorse necessarie all’acquisto di una propria autonomia in supporto della vita quotidiana. Inoltre svolge servizi di assistenza domiciliare ad anziani, handicappati o nuclei familiari in difficoltà.
- In Italia l’impiego dell’ausiliare socio assistenziale è demandato sia agli enti pubblici che a quelli privati, di tipo parificato, che tramite un tirocinio, svolto durante uno dei corsi di formazione tenuti presso l’ente, è accettato come referenza dal datore di lavoro. Negli enti pubblici, al contrario, è accettato solo previo concorso e solo se si dimostra di aver seguito un corso svolto presso gli enti locali e a determinate condizioni.Obiettivi fondamentali dell’attività dell’ausiliario socio-assistenziale sono:
- mantenere e/o recuperare il benessere psicofisico dell’utente;
- evitare o comunque ridurre i rischi di isolamento e di emarginazione;
- supplire alle carenze di autonomia dell’utente nelle sue funzioni personali essenziali, igienico-sanitarie e relazionali attraverso interventi sia propri sia coordinati ed integrati con quelli di altri operatori (assistenti sociali, educatori, personale sanitario, amministrativi, etc.)
OSS: figura professionale che coadiuva l’infermiere per quanto attiene attività volte a garantire l’assistenza di base, come l’aiuto ai pazienti totalmente o parzialmente dipendenti nelle attività di vita quotidiane, igiene personale, trasporto del materiale biologico, disbrigo di pratiche burocratiche, e attività di sterilizzazione, sanitizzazione, sanificazione. Il suo compito è quello di svolgere attività che aiutino le persone a soddisfare i propri bisogni fondamentali, finalizzate al recupero, al mantenimento e allo sviluppo del livello di benessere, promuovendone l’autonomia e l’autodeterminazione. L’ambito lavorativo, riguarda strutture di base (centri diurni integrati, case di riposo, Rsa, assistenza domiciliare, comunità di recupero, case famiglia, comunità alloggio) si trova quindi a lavorare in collaborazione con professionisti dell’area sociale (assistenti sociali, educatori) e dell’area sanitaria (infermieri, medici) a seconda dell’area di intervento. Sempre a seconda dell’area in cui si troverà ad operare, il suo sarà un intervento prettamente tecnico e ausiliario, (in area sanitaria, ove potrà occuparsi con qualche limitato margine di autonomia, solo dell’assistenza di base al paziente, mentre può occuparsi di ulteriori attività solo dietro precisa attribuzione (non di delega) e indicazioni dell’infermiere, come stabilito dai rispettivi profili professionali nazionali e normativa regionale), oppure un intervento relazionale con l’utente (area sociale). Non può compiere attività invasive di competenza prettamente medico-infermieristica. Un ruolo importante rientrante nella sfera dei compiti e delle funzioni dell’Operatore Socio Sanitario è il legame empatico che deve instaurare con il paziente. L’approccio del paziente con l’operatore nelle prime fasi è molto difficoltoso, poiché il paziente non accetta il suo stato fisico, riscontrando imbarazzo nel ricevere assistenza. Importante è comprendere il disagio che il paziente vive, cercando di immedesimarsi e rendere meno difficile l’approccio.
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