La pandemia ha causato un radicale cambiamento nelle nostre abitudini.
Abbiamo assistito a una rapida crescita nell’utilizzo delle “nuove” tecnologie da parte sia di imprese, sia di scuole: le pratiche dello smart-working, delle lezioni e degli esami online hanno preso sempre più piede divenendo gradualmente parte integrante della nostra vita lavorativa e scolastica.
Ciò ha avuto effetti considerevoli sullo stato di salute dei nostri affetti più fragili: spesso è sottovalutato l’impatto che la sovraesposizione al digitale ha avuto sulle abilità sociali e le capacità relazionali dei giovani.
L’alienazione dal reale e l’assoggettamento al virtuale (attraverso un utilizzo passivo dei media) ha generato nuovi fenomeni di ritiro sociale, di manifestazioni anaffettive e di forme depressive.
È uso comune considerare i nostri giovani estremamente competenti ed adattivi nei confronti dei dispositivi digitali, tuttavia raramente si tiene conto degli effetti che queste hanno sui loro comportamenti e di quanto consapevole sia l’uso.
Tante nuove difficoltà si sono inserite in un quadro già complesso, soprattutto per quanto concerne le prospettive di ragazze e ragazzi.
Chi sono? Chi voglio essere? Cosa devo fare? Cosa posso fare?
Nella nostra esperienza abbiamo incontrato giovani madri senza un aiuto domestico e sedicenni in abbandono scolastico a causa della lingua madre, ventenni incapaci di reggere lo stress accademico e trentenni che scoprono di essere già fuori mercato.
Esempi di fragilità anche antitetiche che portano a conseguenze comuni, ma che devono essere affrontate in base alla loro natura.
Per questo abbiamo immaginato un percorso che riparta dall’ascolto di ciascuno, dai genitori ai nonni, dagli insegnanti agli amici, per raccogliere segnalazioni di difficoltà, dubbi e disagi legati alle generazioni più giovani e costruire un percorso per superare ogni ostacolo insieme.
Il primo Punto Chance è aperto su appuntamento ogni Lunedì a partire dalle 16 presso Casa delle Associazioni in via Cimabue 16.
Contattaci e raccontaci la tua storia.